martedì 5 ottobre 2010

Da Cassano a Muntari quando vince l'egoismo

IMBRONCIATI come bambini in castigo, immaturi come bambini e basta, ci sono calciatori che ancora non sanno cosa sia la squadra. Entità per nulla astratta, e assai più ampia rispetto agli undici titolari che la compongono.
Il "nuovo Cassano" (scommettiamo che ha la data di scadenza come lo yogurt?) viene sostituito contro il Bologna, non dà la mano al nuovo entrato Pozzi e s'infila nello spogliatoio senza passare dalla panchina. Il suo allenatore, Di Carlo, non ci perderà il sonno, e comunque non gliele manda a dire: "Avrei preferito che salutasse il suo compagno che stava entrando per provare a vincere la partita".

Il neo-giallorosso Marco Borriello viene tolto da Ranieri e si sente in dovere di imitare - nel mugugno - nientemeno che Totti, altro personaggio allergico ai cambi. "Peccato, sentivo che il gol stava arrivando" ha detto il centravanti, invece di prendere e portare a casa: se la Roma è penultima, la responsabilità sarà un po' di tutti (con o senza un cambio di vocale), dunque anche di Borriello, no? E che scusa sarà mai, quella di "sentire il gol che arriva"? Se Borriello dispone di simili poteri, li metta al servizio di Rosella Sensi e l'aiuti a trovare un vero compratore.

Infine, Sulley Muntari (Muntari, non Maradona) non va neanche in panchina: si volta, e torna a casa. Il capriccio pare dovuto all'esclusione, e forse a una semplice mancanza di proporzione, cioè del senso della medesima; qualcuno gli dica che, dopo la partenza del memorabile Quaresma, è diventato lui l'interista più scarso in assoluto. Uno ci dev'essere, se ne faccia una ragione.

E comunque, a parte le piccole cassanate, le discutibili borriellate e le incomprensibili muntarate, il livello di queste reazioni dimostra che alcuni calciatori di serie A (guadagno medio annuale, 800 mila euro) possiedono, appunto, un senso della squadra inferiore a quello di qualunque ragazzino o ragazzina del minivolley o del minibasket. Dove si entra, si esce e si sta muti, perché la squadra è una cosa ampia, importante, impegnativa, collettiva, una cosa seria. Ed è di tutti.

Tratto da:
http://www.repubblica.it/sport/calcio/2010/10/04/news/imbronciati_crosetti-7687548/?ref=HREC2-16

10 commenti:

Manu ha detto...

Tato in panchina non ci va mai!!! Domani sera consegno la mia maglia (da usare con cura) a Bikky. P.S.: Presidentisssssssssssimo questo blog è poco animato!!!

Gabry ha detto...

e porcacci Duilio, sarà il caso di montare su qualche bella polemica in attesa dell'avvio del campionato.............tipo.....che fine ha fatto l'MDG????????? mi lascia con una tonnellata di incombenze da sbrigare........

Anonimo ha detto...

SENSO DELLA SQUADRA

Considerando che per 800 mila euro all'anno mi farei anche inculare(Corona forever),
penso che sono d'accordo assolutamente con il giornalista, ma credo anche che la competizione ossessiva e innata vada oltre il denaro...
penso che a volte(non sono magari i casi sopra citati)la sostituzione viene digerita male non perchè un giocatore vuole essere egoista, ma bensì perchè ci tiene talmente tanto a fare bene per sè e per la squadra, perchè sa che può dare di più di quello che ha dato fino a quel momento.
la competizione gli brucia talmente l'anima che si farebbe sparare pur di non lasciare fino all'ultima goccia di sudore nel campo da gioco.
una cosa va sempre vista da tutte le sue facciate.
a volte gli allenatori più forti non sono quelli che tecnicamente sono più bravi di altri ma quelli che maggiormente riescono ad ottenere il meglio dai propri giocatori.
il senso della squadra è di tutti, allenatori compresi...
tutto ovviamente con la massima disciplina e il rispetto per la figura dell'allenatore e dei compagni che possono come tutti sbagliare...
P.S. Borriello è bello ma io so meglio...

M.T.

il saggio ha detto...

Vedete che i culi ci sono ?
Sono i soldi che mancano !!!!

Anonimo ha detto...

Per la cronaca, Futura vince di 15/20 punti alle Falconi

Anonimo ha detto...

La partita delle "Falcone" è finita 62-48 per una Futura Osimo Stazione tosta e gagliarda.

I "nostri", invece, un pò stanchi e... malandati viste le assenze di Cacciari e Quercetti (i play titolari!), di Montanari, Manzoni e Mantovani e il recupero lampo (ma questa è una buona notizia vista la loro assenza prolungata!) dei vari Rinaldi, Renzi e Paolinelli.

Nessuna scusante: c'è da lavorare e soprattutto... cercare di recuperare i giocatori in vista del debutto col G.S. Adriatico del 21 ottobre (attenzione: non il 22 ottobre!).

Anonimo ha detto...

La partita delle "Falcone" è finita 62-48 per una Futura Osimo Stazione tosta e gagliarda.

I "nostri", invece, un pò stanchi e... malandati viste le assenze di Cacciari e Quercetti (i play titolari!), di Montanari, Manzoni, Mantovani e Filippetti il recupero lampo (ma questa è una buona notizia vista la loro assenza prolungata!) dei vari Rinaldi, Renzi e Paolinelli.

Nessuna scusante: c'è da lavorare e soprattutto... cercare di recuperare i giocatori in vista del debutto col G.S. Adriatico del 21 ottobre (attenzione: non il 22 ottobre!).

IL CAPITANO ha detto...

Dopo la brutta prestazione di ieri questa mattina mi sono autopunito con una lampada e due ore di palestra...
Sono certo che la squadra può e deve dare di più, io compreso.
L'importante è essere consapevoli che per essere forti bisogna battere i più forti.
Penso che questa squadra sia molto forte e molto ben allenata, ma penso che per fare quel salto di qualità definitivo, ognuno nella sua testa dovrebbe oltre gli schemi, oltre gli avversari, oltre gli arbitri, semlicemente giocare a pallacanestro.
Quando ero ragazzino la prima cosa che mi hanno insegnato quando mi hanno dato un pallone in mano è stata: "in campo vince chi ha più voglia di vincere"
The show must go on...

IL CAPITANO ha detto...

Tra l'altro vorrei far notare a chi gestisce questo blog(Tato...) che è ben poco aggiornato nelle graFICHE e nelle foto.
Il buon Massi Ganci mi suggerisce di iniziare a lavorare un pò sullo stile...
Se qualsiasi compagno di squadra avesse bisogno di parole di conforto, parlare di problemi personali, astinenza sessuale, o semplicemente saper come essere i numeri uno in tutte le occasioni può contattarmi in questo blog o per casi gravi alla mia email personale...

Manu ha detto...

Da oggi è disponibile il numero 0 di BBall Magazine, il primo magazine di basket dedicato alle minors (Serie D, Promozione, Prima Divisione) delle Marche!

Consultabile online all'indirizzo www.bballmag.it o scaricabile gratuitamente in PDF (previa registrazione al sito).

Non perdetevelo!